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sabato 6 dicembre 2025

Bonelli: la crisi ed hater contro di noi

E' sempre divertente leggere i commenti dei nostri fan e sui forum ne abbiamo tanti, tanti! Il ritornello che portano avanti, in una narrazione inveritiera, è quello secondo cui ciò che scriviamo sono favole e i dati di vendita inventati. Perché tanta simpatia? Le radici sono lontane e si può dire che i cattivi maestri che li hanno aizzati contro di noi sono gli stessi autori italiani, alcuni dei quali oggi scomparsi.

Non accettavano che un sito/blog che stava acquistando notorietà (che conserviamo tuttora) li criticava facendolo in un modo parecchio incisivo contro cui non potevano fare niente né opporre validi argomenti. E così andavano sui forum e spingevano admin e moderatori ad attaccarci e gli utenti la cui mente era più ricettiva alle campagne di odio facevano la medesima cosa miserabile.

Noi però non ci siamo mai fermati: del resto, se un autore usa mezzi così scorretti allora non è una buona persona ed il suo lavoro non può essere buono. Alla fine la verità viene sempre a galla e perciò ogni nostra previsione con il tempo è divenuta sempre più affinata anche perché negli anni abbiamo attivato contatti con vari addetti ai lavori e alcuni autori che non hanno difficoltà a rivelare certi fatti.

Poi ci sono i bilanci e gli editori, quali società di capitali, li devono rendere pubblici ed ecco che le campagne di odio contro di noi rivelavano la loro inutilità. A che serve dire che scriviamo bugie se poi dalle case editrice arrivano le conferme di quello che abbiamo detto? Quando dicevamo che le vendite delle Bonelli stavano crollando, in molti ci attaccavano. Poi sono arrivati i bilanci e si è scoperto che ogni anno la Bonelli perde un milione di copie. 

Ed ancora oggi su qualche forum e sui gruppi social vanno ripetendo le medesime cose brutte sul nostro conto. Si può citare ancora il recentissimo caso di Julia passata a 80 pagine. Sapevamo grazie alle nostre fonti che altre serie stavano o sarebbero state oggetto di una diminuzione di pagine e i candidati erano oltre a Julia, Nathan Never ed anche Dragonero, in quest'ordine. Così è stato alla fine.

Da parte degli hater di vecchi forum e di gruppi FB solo silenzio tranne qualche isolato mentecatto che continua a scrivere che diffondiamo fake news. Quanti sono costoro? In tutto una decina di frustrati che fanno molti danni non solo alla Bonelli ma anche ad altri con condotte miserevoli e peggio. Un altro dato molto importante è la finestra di tempo delle produzioni bonelliane che da molti vantaggi.

Gli autori infatti sanno già con un anticipo di 12-18 mesi quale sarà il destino delle serie su cui lavorano: così se ad esempio la produzione di nuove storie viene interrotta e a loro ciò non fa piacere, fanno trapelare queste notizie. E' il caso di Dampyr, oggi liberato dalla pessima gestione di Boselli passato a 80 pagine. L'alternativa era tra chiusura, aumento di prezzo o riduzione delle pagine. 

Se ne parlava tra il 2023 e il 2024: poiché ad aprile 2025 la Bonelli è passata da 4,90 euro a 5,80 euro (90 centesimi in una sola volta pari a 1.800 lire del vecchio conio) per la serie del cacciatore di vampiri si è optato per il calo delle pagine dato che da un anno buono erano in produzione le storie con la paginazione ridotta. Così è stato anche per Julia, le cui prime avvisaglie di crisi si erano avvertite tra il 2021 e il 2022 con certi sfoghi pubblici di Berardi.

Ora in bilico bazzicano Nathan Never e Dragonero, con il primo in maggiore difficoltà: la Bonelli non è in grado di affidare la produzione ad autori che non siano i soliti che hanno da anni esaurito idee ed energie creative. Le storie sono pesanti da leggere, prevedibili e piene di propaganda politica coerente con la narrazione dominante di sistema. In pratica, illeggibili. Sviluppi potrebbero esserci tra la fine del 2026 e la prima metà del 2027 salvo crolli improvvisi.

E poi c'è il noto caso di Martin Mystère che non chiudono perché hanno molte storie ancora da piazzare. Anche qui ripetono: sono anni che dite che chiude e non è successo. Vero: ciò che sapevamo é che doveva chiudere una decina di anni fa. Con l'arrivo di Airoldi le cose sono cambiate. Si chiude solo in casi estremi per le vecchie serie, ma quelle nuove se non reggono, ciao (come è successo per Morgan Lost). Del caso Martin Mystère abbiamo parlato qui.

Il futuro quindi è chiaro: aumento di prezzo per le tesate maggiori, riduzione di pagine per quelle minori e chiusura per serie recenti. Poi c'è l'incognita delle edicole: stanno chiudendo tutte e tra 3-4 anni potrebbero essercene così poche o in numero insufficiente per la distribuzione a cui è abituata la casa editrice. Il passo sarà il trasferimento in libreria in fumetti cartonati di vario formato ma a prezzi (purtroppo) almeno triplicati rispetto a quelli attuali. 

2 commenti:

  1. In fondo, qual è la vostra "colpa" principale? Riferirsi alle vendite e non alle chiacchiere. Ovvero, tener conto della realtà delle cose. Il che, evidentemente dà parecchio fastidio.

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  2. Nessuna colpa: solo l'ignoranza di alcuni sedicenti autorucoli che negli anni hanno rovinato gli editori che incautamente gli hanno affidato progetti. Il resto sono una decina di frustrati pronti a bersi tutte le scemenze della narrazione dominante.

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