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mercoledì 24 dicembre 2025

Dime Web certifica la crisi di Bonelli

Della difficile situazione della Bonelli Editore abbiamo già parlato in diverse occasioni ma fino a quando lo facciamo solo noi é sembrato da parte di alcuni hater una forma di critica eccessiva, ma a ben vedere non siamo gli unici che trattano l'argomento. Con grande sorpresa è stato il blog Dimeweb a parlarne in modo netto senza giri di parole. 

A differenza dei siti asslickers, quelli che descrivono come opere d'arte ogni storia Bonelli, anche la più scadente e trattano da geni ogni scrittore o disegnatore, anche quelli più scarsi, il sito parla chiaro: Noi appassionati bonelliani e del fumetto popolare italiano ricorderemo il 2025 come l’anno in cui abbiamo preso coscienza, con qualche anno di ritardo rispetto ai dirigenti della Bonelli, che il fumetto popolare sta lentamente morendo. Lo hanno detto loro.

Nel giro di pochi anni, ammesso che esistano edicole, sugli scaffali troveremo soltanto Tex, Dylan Dog e Zagor. Quel che abbiamo sempre detto, ma diversi autori bonelliani ci hanno attaccato con parole gravi. Alcuni sono scomparsi nel periodo post-vaccinazione anticoronavirus, con cause che potrebbero essere riconducibili, da un punto di vista statistico, agli effetti avversi di questi sieri. Ed altri hanno lasciato la cura di alcune serie, anche per motivi di salute.

Dimeweb affonda il coltello anche in un altro lato critico, da noi sempre indicato ma negato dalla narrazione della propaganda bonelliana: la fine delle edicole che porterà alla chiusura dell'editore, almeno come è oggi noto. Ecco le parole: Se un tempo la fitta rete di edicole disseminate nel tessuto urbano aveva contribuito al fare conoscere e diffondere i prodotti della casa editrice milanese, la loro scomparsa rischia di infliggere il colpo definitivo. 

Le poche fumetterie presenti sul territorio nazionale non potranno mai sostituire il ruolo capillare delle edicole. Si punta poi il dito sui forti aumenti dei prezzi, indicati come altro fattore che dimostra la crisi bonelliana: Rincari di questa portata non si vedevano dai primi anni Ottanta, in piena crisi del fumetto, da cui Bonelli – e non solo – riuscì a risollevarsi grazie al fenomeno di Dylan Dog. All’epoca, però l’aumento era giustificato dall’inflazione galoppante. 

Si denuncia poi il flop della Bonelli Entertainment, ovvero di sfruttare i personaggi su altri canali come tv e cinema, altro fattore da noi sempre segnalato: a parte Dampyr, le versioni live action bonelliane si fanno attendere; i cartoni di Dragonero non hanno conquistato i giovanissimi, o non li hanno spinti verso le avventure cartacee di Ian e Gmor, tanto che la serie young adult è stata interrotta.

Dimeweb denuncia perfino la crisi delle offerte Bonelli nel settore librario, spiegando che nessuna serie ha avuto più di due uscite all'anno, tranne Senzanima che è stato accelerato preludendo alla sua fine. La crisi é certificata anche dai dati delle tavole uscite: Nel 2025 sono state pubblicate 16.305,33 tavole inedite, quasi 1650 in meno dello scorso anno (-9,17% rispetto al 2024). È il risultato più negativo degli ultimi 28 anni.

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