Qualche giorno fa Moreno Burattini, ex curatore di Zagor, ha scritto un post sul suo blog per parlare del fatto che é andato in pensione. Al suo posto è giunto Antonio Serra, uno dei creatori di Nathan Never, con tante perplessità da parte dei fan di cui abbiamo parlato qui. Se Burattini che ha 63 è stato sostituito da uno che ne ha 62 che senso ha parlare di pensione, cioè di chi piglia soldi dall'Inps?
Ha motivato il ritiro per ragioni anagrafiche ma anche qui qualcosa non quadra. Se ha 63 anni è duro fare il curatore, allora perché Serra che di anni ne ha 62 lui ce la può fare? In giro si è parlato di qualche problema di salute che gli avrebbe impedito di proseguire nel lavoro della redazione ma in mancanza di conferme siamo in campo ipotetico. Il dato anagrafico altrimenti varrebbe solo per lui e non per Serra che è un suo coetaneo! Sotto c'è dell'altro.
Potrebbe essere il fatto che la serie viene da anni di dura contestazione per una direzione che non ha mai convinto i fan? Che le vendite della collana sono in pieno calo da molto tempo (oggi siamo sulle 22.000 copie) e che la casa editrice ha voluto girare pagina per salvare Zagor? Ecco questa sembra la ragione più plausibile. Ma allora perché non dirlo senza giri di parole? Perché non parlare di flop?
Perché nel sistema della propaganda bonelliana i flop non esistono e non si possono ammettere ed ecco quindi che il cambio di curatore é giustificato con la scelta di andare in pensione di Burattini su un piano fittizio. Burattini nel citato pezzo sostiene di avere indicato lui Serra come suo successore perché la Bonelli gli aveva fatto capire che la scelta doveva avvenire tra risorse interne.
Ha detto che all'inizio voleva imitare Sergio Bonelli, ma poi è venuta fuori la sua originalità ed è forse questo che non è piaciuto ai fan alla luce delle tante critiche ricevute. E ora che ne sarà di Zagor? E' ora evidente che Serra non potrà portare alcun elemento di novità essendo solo un esponente di quella vecchia guardia scaduta nel tempo. Le novità arrivano solo da gente nuova con nuove idee.
Ed è proprio qui che sta il punto critico maggiore: Zagor è un personaggio che nella nuova generazione di possibili autori non è affatto conosciuto. Per la sua cura editoriale servirebbe quindi uno scrittore che lo conoscesse, ma chi lo conosce oggi lo spirito con la scure? E infatti, il fatto che a Burattini sia stato imposto di scegliere il suo successore tra i nomi in forza alla Sergio Bonelli Editore dice tutto.

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