Negli Usa è uscito da poco il n. 16 di The Amazing Spider-Man (vol. 7) di Joe Kelly con disegni di John Romita Jr. e chine di Scott Hanna e quello che si apprende è un misto di tante trame venute a collidere. I fan certamente non si annoieranno, nella speranza che lo scrittore abbia proprio innestato la marcia giusta come ai vecchi tempi.
Gli altri membri del cast non sono molto contenti che l'ex criminale Norman sia divenuto il nuovo Spider-Man come è normale che sia. Perché il ruolo non è stato assunto da Ben Reilly. Nelle prime pagine i protagonisti discutono tra loro in siparietti. Poi c'è zia May che non si è accorta che il nipote non è Peter ma Ben e Jonah Jameson che sa tutto vuole capire se l'anziana donna ha capito il trucco.
Nemmeno Lapide è contento dello sviluppo degli eventi: il "nuovo Spider-Man" è brutale e pertanto non apprezza i suoi metodi pensando scatenargli contro una nuova gang war. Elemento centrale dell'albo è lo scontro tra Spider-Norman e Plague X, che può guarire od infliggere dolore. Norman non ha la forza e i poteri di Spider-Man ma una forza sovrumana derivatagli dal siero di Goblin.
Nello scontro con Lapide gli spezza un braccio e sconvolto per avere fatto una cosa che Peter non avrebbe mai fatto, chiede a Plague X di far guarire l'avversario. Già nel citato UR n. 879 era assai chiaro che Hellgate fosse apparso per portare Spider-Man in un nuovo scenario e ora tutti sulla Terra non vedono l'ora che torni. E anche i lettori tutti. La questione più importante è capire fin dove arriverà Kelly.
Chiusa questa saga ne comincerà una nuova o la Marvel rilancerà la serie di Amazing Spider-Man dal n. 1 con un nuovo scrittore? Sarà proposta così una Amazing Spider-Man (vol. 8) nel 2027? I fan ci hanno fatto il callo. Su ogni albo si nota sia la nuova numerazione che quella Legacy, cioè quella che conta le storie dal n. 1 uscito nel 1963.
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