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mercoledì 3 dicembre 2025

Alan Ford: svelati i "dietro le quinte"

Da quando Dario Perucca sta avendo problemi fisici che gli stanno impedendo di lavorare (ne abbiamo parlato qui approfondendo il problema che ha colpito tanti fumettisti nel mondo, alcuni già scomparsi e altri con problemi più o meno complessi). Con Perucca ko, l'attuale editore di Alan Ford (1000voltemeglio) ha arruolato altri artisti.

Si tratta di nomi ignoti che per la prima volta approdano su una testata di primo rilievo come Alan Ford, sebbene in declino (la collana venderebbe secondo dati ufficiosi circa 1.850 copie). Dai loro post su un gruppo è stato possibile ricostruire come funziona il lavoro sulla testata creata da Max Bunker. Il lavoro verrebbe svolto a distanza. 

Le comunicazioni avverrebbero solo con mail contenenti scambi epistolari sulle storie e i contenuti. Zero contatti diretti. I due fumettisti, che non menzioniamo (dato che si tratta di nomi sconosciuti), hanno fatto intendere di avere percorso un cammino irto perché Bunker e le figlie (che controllano l'editore) vogliono un certo tipo di disegno.

Stando a quanto riportano, un artista impiegherebbe due mesi per fare tutto (matite, inchiostri e lettering... eh, si il disegnatore deve anche letterare! Dando così l'idea di un lavoro artigianale piuttosto che affidato ai professionisti del ramo). Uno di loro ha sostenuto di averci impiegato il doppio del tempo e che al momento non gli hanno affidato un secondo lavoro e lui é convinto che non ne avrà altri.

Non sarebbe la prima volta in questi ultimi anni con nomi apparsi sui crediti delle storie e poi scomparsi. Niente su compensi o altro e sul modo della loro percezione, però dalle cifrette che girano nel settore extra bonelliano deve essere pochino e questo spiega perché tanti disegnatori sono costretti a turni h24 per più committenti.

In generale, quindi, si denota non poca approssimazione e una mancanza di programmazione e tutto questo influisce anche sulle storie che continuano a non avere filo logico dando l'idea che si tratti di brandelli di appunti sparsi che poi vengono affidati al disegnatore di turno per ricavarci un lavoro completo. Per tal motivo abbiamo mollato Alan e venduta tutta la collezione. Alan Ford è finito da tempo.

Dello stesso Bunker non si hanno notizie da un anno (ne abbiano parlato qui) e ciò lascia pensare che quando fu detto che avrebbe chiuso con il n. 660 salvo poi smentire tutto, avranno fatto il tale ragionamento: andiamo avanti con ciò che abbiamo (pochi appunti sparsi?) dato che sulla cover il nome di Bunker resterà sempre. Sarà andata così? Intanto vi consigliamo di acquistare questo bel libro...

Il volume parla della filosofia di Alan Ford (e di Diabolik) e del modo in cui questi fumetti sono andati alla conquista dei gusti della generazione ribelle degli anni '60-'70 e che ancora oggi interessano a tanti (ma oggi è più Diabolik che interessa al pubblico...). Il costo è 15,19 euro, può essere acquistato a questo link e vi arriverà a casa senza spese di spedizione. Una bella idea per un regalo natalizio...

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