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lunedì 1 dicembre 2025

DC KO n. 2: recensione e tanta noia

In Usa è uscito il n. 2 della miniserie evento di DC KO di Joshua Williamson e Scott Snyder. I disegni sono di Javier Fernandez e Xermanico. Non sono mancate le sorprese. Il fumetto ha 40 pagine dedicate alla storia e così anche il prezzo è più alto della media ovvero 5,99 $. Qui conviene acquistare in lingua originale per avere l'albo così come è stato sfornato con tutti i redazionali americani. 

Se qualcuno non ha letto il n. 1, ecco i fatti: Darkseid ha conquistato la Terra (e in pratica l’intero Multiverso). Ha ucciso tutti gli eroi e ha vinto. Tuttavia, il Time Trapper è riuscito a far tornare indietro il tempo e così ha dato agli eroi un margine per agire. Scoprono che Darkseid riesce a vincere perché è alimentato dall’energia Omega.

È il “Re Omega”. Gli eroi si rendono conto che Darkseid aveva già cominciato a caricare la Terra con quell’energia (in passato la Terra era invece nota per l’energia Alpha, che la rendeva migliore rispetto al mondo di Darkseid) e Batman deduce che possono usare quell’energia Omega per sconfiggere Darkseid e diventare il nuovo Re Omega.

Il “KO” di DC KO significa appunto King Omega. Gli eroi devono competere fino alla morte e il vincitore diventerà il “Re Omega”, il quale potrà poi sconfiggere Darkseid e riportare tutto alla normalità (compresi tutti gli eroi morti lungo il percorso). Il problema è che vari supercriminali hanno partecipato al torneo, e se non si vuole Darkseid al comando della realtà, di certo non si vuole uno di loro.

Il numero imposta con intelligenza questo primo round da 32 partecipanti come una gara per conquistare gli oggetti potenti dell’universo e chi non lo fa muoreFernández e Sánchez usano tantissime doppie pagine che amplificano il tono epico mentre Williamson e Xermánico curano gli intermezzi della serie, ambientati in una serata di giochi da tavolo tra Batman, Superman, Wonder Woman e Lois Lane, poco prima dell’attacco di Darkseid.

Queste conversazioni informali tra amici di lunga data permettono di capire come ragiona Superman (e infatti, Williamson scrive oggi la sua testata) e queste intuizioni vengono poi accostate in modo intelligente alla follia della competizione vera e propria. Superman è il fulcro della storia: lo vediamo cercare di vincere il torneo e allo stesso tempo evitare che i villain vincano tutto. 

Si ricordi però che si parla di una battaglia per il potere di Darkseid, e quindi la “bontà” non viene premiata. Quando Supergirl afferra un oggetto e tenta di darne un secondo a Superman, il suo altruismo é punito: perde entrambi gli oggetti e muore alla fine del numero. Il combattimento di Superman/Luthor è uno dei migliori mai visti tra i due. 

Luthor è preparatissimo, e la ricomparsa della kryptonite rende per lui più facile uccidere Superman: annulla i suoi poteri con un frammento, e gli taglia una mano. Luthor pronuncia un grande discorso: la sua versione della realtà sarebbe migliore di quella di Superman, perché quella di Superman “non potrà mai accadere”, mentre la sua sì. 

Superman, però, sorprende tutti usando l’ultima risorsa: la Omega Sanction di Darkseid. Adesso Superman è più simile a Darkseid che mai e cosa significa questo? Intanto Darkseid si rivela nella storia (ha preso il controllo di uno dei supereroi) e entrerà nella competizione per impedire a chiunque di raggiungere la sua energia. Una storia che è il copia/incolla di Guerre Segrete della Marvel. Solo noia.

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