Cerca nel blog

Post più popolari

giovedì 4 dicembre 2025

Dylan Dog n. 471: un altro disastro

Il n. 471 di Dylan Dog, intitolato Una finestra sull’abisso, si presenta con una copertina dei fratelli Cestaro che tenta di colpire, ma rischia di essere più appariscente che altro. L’immagine del protagonista sull’acqua in una clinica per malati terminali è dettagliata, ma il riferimento visivo agli Iron Maiden – con nomi modificati senza motivo – appare forzato e privo di coerenza narrativa.

I testi di Giovanni Eccher con i disegni di Luigi Siniscalchi, si concentrano su una clinica di malati terminali, tentando di affrontare la morte con sedute e visioni di mostri. L’idea di fondo – la paura della morte e la sua accettazione – ha un potenziale alto, ma la realizzazione è troppo verbosa e a tratti didascalica. I testi prolissi e la narrazione dilatata si abbattono sulla lettura, smorzando ogni tensione.

Il personaggio di Dylan Dog, per quanto presente, appare qui quasi un semplice spettatore delle paure altrui, senza che le sue azioni producano suspense o coinvolgimento. L’elemento della creatura assassina, che dovrebbe essere il fulcro dell’indagine, si perde in spiegazioni reiterate e in rimandi a incubi dei personaggi alla Nightmare. Insomma, siamo al solito gioco delle citazioni per mancanza di idee.

I disegni di Siniscalchi, pur se validi, non colmano le lacune narrative. Il ballo tra gabbie tradizionali e splash page é disorganizzata e l’ambientazione amplifica la sensazione di staticità. Perfino le scene forse più “impegnative”, come l’operazione da sveglia, risultano più suggestioni illustrate che momenti capaci di trasmettere reale tensione.

Una finestra sull’abisso rappresenta una lettura mediocre all’interno del panorama di Dylan Dog. La storia cerca di trattare temi profondi, ma finisce per risultare pesante, prevedibile e priva di vera suspense. La combinazione tra sceneggiatura prolissa e i disegni solo in parte funzionali trasforma ciò che avrebbe potuto essere un buon albo in un prodotto che fatica a lasciare un’impressione duratura.

La gestione di Barbara Baraldi continua quindi a deludere perché è stata lei ad approvare questa storia e sorprende come non abbia notato tante criticità. Solo distrazione o si stanno riproponendo i problemi della gestione Recchioni che poi portarono ad estendere sempre di più il ruolo di Busatta? La serie continua a perdere consenso. Due anni fa era a 44.000 copie mentre ora siamo a 40.000...

4 commenti:

  1. Che recensione, praticamente hai letto la trama sul sito, visto la pagina in anteprima dell'operazione dal vivo (che guarda caso è tra le 3 pubblicate sul sito), e allungando il brodo con solite frasi fatte il risultato è arrivato! Prossima volta magari gli albi comprali, ne esce una figura migliore :)

    RispondiElimina
  2. Che analisi approfondita: hai letto il nostro pezzo e sei riuscito a recensire… la recensione!

    RispondiElimina
  3. Ancora che la chiami recensione? Per definirla tale, l'albo si dovrebbe leggere per intero, e non solo la sinossi sul sito :)

    RispondiElimina
  4. Per noi è una recensione, ma tu sei libero di considerarla come ti piace.

    RispondiElimina

Visualizzazioni totali