Pochi giorni fa, in Usa è stata diffusa la notizia che la serie Daredevil sarà rilanciata a marzo 2026 con un nuovo n. 1. Ai testi ci sarà Stephanie Phillips e ai disegni Lee Garbett e qui viene da fare il primo appunto critico alla Marvel. Ok rilanciare Devil, ma perché farlo con una sceneggiatrice che non ne azzecca una? La Phillips è contestata per i suoi contenuti spesso di scarsa qualità. Bisognava puntare su altri nomi ben più altisonanti e di maggiore sostanza.
Il fatto è che dietro questi rilanci c'è il nulla, salvo che per il meccanismo rodato della casa editrice che per ognuno di questi albi sforna 7-8 copertine differenti con lo scopo di vendere lo stesso albo più volte alla stessa persona e ora si sono pure inventati le blind bag, le buste chiuse non trasparenti spesso caccia dei collezionisti per i contenuti a sorpresa che si possono trovare al loro interno.
In Italia, Daredevil è pubblicato dalla Panini in una serie di 24 pagine a 4,00 euro attualmente arrivata al n. 169 con le storie della run di Saladin Ahmed. A causa delle basse vendite (non superiori a 700 copie stando a dati ufficiosi, la collana esce solo in fumetteria). Il gioco di far ripartire l'albo con il n. 1 viene seguito anche da Panini che però in copertina mette sempre la doppia numerazione.

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