Absolute Green Arrow? Solo horror

L’annuncio di Absolute Green Arrow per maggio 2026 apre un fronte nuovo nell’Absolute Universe. La scelta di un tono horror non è un semplice esercizio di stile, ma una scelta chiara. La DC affida a Pornsak Pichetshote e Rafael Albuquerque un personaggio che, per tradizione, vive di realismo urbano, scelte morali e conflitti politici. La virata verso l’orrore é lontana dalla matrice del personaggio.

Durante il CCXP di San Paolo, Albuquerque ha dichiarato che il progetto lo ha preso per la centralità dell’horror. La dichiarazione rivela una crisi: l’eroismo non c'è, sostituito da una ricerca di tensione che diventa il vero fulcro della serie. Il parallelo con American Vampire non lascia dubbi. DC punta a replicare un modello già collaudato. Il rischio è evidente: usare l’icona di Green Arrow come semplice contenitore tematico, sacrificando la sua identità.

La trama parte dopo la morte di Oliver Queen in Absolute Evil. La gestione del lutto narrativo appare più funzionale all’atmosfera che alla sua coerenza. L’Absolute Universe, reinterpretazione degli eroi in una realtà sotto Darkseid, finisce per diventare un laboratorio dove ogni figura può essere distorta fino a perdere il suo legame con la propria natura. Scott Snyder supervisiona l’intero impianto.

La continuità é fragile: ogni titolo spinge in direzioni varie con il risultato di un universo che rischia la dispersione. La domanda che circola ora tra i lettori è semplice: chi sarà il nuovo Green Arrow? L’ipotesi di una versione zombificata di Oliver è già oggetto di speculazioni, mentre il passaggio del ruolo a Roy Harper resta una soluzione plausibile ma priva di slancio innovativo. Entrambe le opzioni mostrano un limite strutturale: la serie sembra essere solo horror.