Bonelli: commenti spenti su YouTube

Si sente dire spesso che Sergio Bonelli Editore è una casa editrice vetusta che vive nel passato: ciò non solo è vero ma anche dimostrato dall'uso errato che fanno dei mezzi di comunicazione avvalorando il pensiero comune che la dirigenza che la gestisce appare slegata dal mondo reale. 

La Bonelli ha un suo canale YouTube e potrebbe sfruttarlo per pubblicizzare i suoi prodotti e comunicare con i fan ed invece si scopre che sul loro canale la funzione commenti è disattivata... Il motivo di ciò è ignoto e dimostra che chi ha assunto la decisione non sa che i social sono un mezzo per parlare e far parlare il pubblico al quale ci si rivolge. 

Senza dare possibilità di commentare a potenziali fruitori dei loro fumetti viene meno l'interesse per i suoi video. Ed è già molto che sulle loro pagine dei social sia possibile intervenire ma anche lì i limiti sono tanti. Spesso i lettori si lamentano di essere stati bannati in modo ingiustificato e solo per avere criticato certe scelte. 

Nell'attuale sistema occidentale ormai la censura domina ogni aspetto del quadro sociale ed in quello economico è anche peggio. In generale la critica del lettore viene vista come un problema al progetto di guadagno di un fumetto e l'effetto è quello di allontanare il pubblico. 

La censura è un boomerang e i sistemi che si basano su di essa non possono prosperare. Infatti, negli ultimi quattro anni la casa editrice ha visto dimezzare le proprie vendite. I motivi di questo crollo sono tanti ma gli errori commessi in campo comunicativo hanno inciso come gli altri. 

L'esempio è il video di Mauro Boselli in cui parla bene del volume texiano dal titoli I seguaci dell'abisso che potete acquistare a questo link con spese di spedizione gratuite. Alla fine chiede al pubblico se si è divertito. Ok, ma come faranno i fan a farglielo sapere o a esprimere critiche se i commenti sono disattivati sotto il video? Appunto...